Cervino Matterhorn Ultra Race Terza Edizione 26-28 Luglio 2024
La Cervino Matterhorn Ultra Race ripercorre gran parte del trekking “Il Tour del Cervino” che ogni escursionista di alto livello sogna di fare almeno una volta nella vita. I panorami sono ineguagliabili e la sensazione di trovarsi sperduti nelle montagne mentre si superano passi e vallate è davvero forte.
Il percorso della gara è un anello che partendo da Cervinia gira in senso orario intorno al Cervino, spostandosi prima nelle vallate italiane e successivamente in quelle svizzere. Il giro è impegnativo, il terreno è tecnico e, a tratti, molto difficile. L'altitudine media è di 2380 m s.l.m. e per completarlo bisogna superare ben sette passi sopra i 2800 m, di cui tre sopra i 3000 m. Ci si muove praticamente su ogni possibile terreno montano: mulattiere, sentieri, roccette, vie ferrate e ghiacciai. Bisogna dunque essere preparati su ogni fronte e materiali, abiti, provviste e forma fisica devono essere impeccabili. Ma ne vale la pena: il percorso regala panorami e momenti indescrivibili!
Si parte da Breuil Cervinia, in direzione Cervino. Salendo su una mulattiera, si prosegue sulla “balconata del Cervino”, sentiero molto panoramico in falso piano che costeggia l’intera catena delle Grandes Mourailles attraversando diverse morene e torrenti di montagna. Si raggiunge quindi il colle Finestra di Cignana per poi ridiscendere all’alpeggio sottostante dal quale si può ammirare l’invaso artificiale e risalire nuovamente verso il rifugio Perucca- Vuillermoz.
Una breve, ripida e tecnica salita permette di raggiungere il colle di Valcornière (3066 m), salendo su gradini di metallo e catene che aiutano ad attraversare in sicurezza i passaggi più difficili. Dopo una discesa ripida su sfasciume, si giunge su un tratto roccioso e impervio. Raggiunta la pietraia, il percorso è segnalato dagli omini di pietra. Anche qui alcune catene fisse aiutano la discesa e permettono di proseguire in sicurezza. Il sentiero si addolcisce incontrato il piccolo torrente che scende a valle e, percorrendolo sulla destra orografica, lungo il sentiero n°12, si raggiunge la diga di Place Moulin nel Comune di Bionaz. Proprio in fondo all’invaso, su un piccolo promontorio, si scorge rifugio Prarayer, costruito come albergo nei primi del ‘900 e poi abbandonato dopo la seconda guerra mondiale.
Rientrando a valle su di una strada sterrata e pressoché pianeggiante posta poco sopra la riva del lago, inizia, sulla destra, un sentiero che, dopo aver superato l’alpeggio Oren, attraversando roccette e sfasciumi, entra nella conca del Col Collon e conduce al Rifugio Collon-Nacamuli del C.A.I., (2.830 m s.l.m.). Dal rifugio si raggiunge il Col Collon, che comunica con la valle svizzera di Arolla attraverso l’omonimo ghiacciaio lungo il quale si inizia la discesa.
Si attraversano poi il torrente e le morene fino a prendere il sentiero che conduce ad Arolla e poi si imbocca un altro sentiero in discesa che raggiunge Les Haudères. La strada carrozzabile verso il colle di Torrent conduce ad un luogo dal paesaggio da cartolina, con i numerosi laghetti di montagna, le marmotte, le immancabili mucche al pascolo e una splendida vista sui monti La Pigne d’Arolla e il Visivi.
Attraversata la diga del lago di Moiry, si supera il rifugio poco distante e, percorrendo un sentiero con segnaletica gialla SZ, si raggiunge il Colle di Sorebois, raggiungibile anche in funivia. Da qui il panorama è straordinario.
Questo primo tratto di sentiero in discesa è tra i più ripidi e faticosi di tutto il giro del Cervino. Si raggiunge quindi il paese di Zinal.
Attraversati i pascoli delle Montagne di Nava e de La Barneuza, un bosco attraversato da larghi sentieri, a quota 2.424 s.l.m., si può ammirare la Corona Imperiale e dietro, per la prima volta, si può scorgere di nuovo il Cervino.
Seguendo la zeta gialla sulle pietre segnaletiche verso l’Alpe Chiesso si incontra il percorso della corsa Sierre-Zinal e si arriva all’Hôtel Weisshorn, dove si potrà gustare una meritata Siervoise, una birra tipica dal gusto particolare. Si scende ora nuovamente a valle verso Oberems dove si incontra l’hotel Schwarzhorn.
Da qui il sentiero sale verso l’Augstbordpass. Si entra ora in un'altra dimensione. Abbandonati i prati e i boschi del versante occidentale, sembra infatti che la terra scompaia per lasciare posto, per chilometri e chilometri, a una landa sconfinata di rocce. Questa forse è la parte più dura del giro, ma anche una delle più memorabili: trenta chilometri di rocce di tutte le dimensioni e, a fare da sfondo come impettite sentinelle, una serie infinita di vette di più di 3000 m di altitudine e dai nomi impronunciabili.
Scendendo sul fondovalle si arriva a Junko e a St. Niklaus. Attraversato il paese si sale sull’altro versante e proseguendo a mezza costa si raggiunge prima il rifugio Europahütte e, successivamente, il ponte sospeso pedonale più lungo al mondo, il Charles Kuonen Hängebrücke. Il ponte, inaugurato nel 2017, ha una lunghezza di ben 494 m e attraversarlo è una scarica d’adrenalina sullo strapiombo!
Proseguendo per altri 21 km su un sentiero a mezza costa e molto panoramico si raggiunge Zermatt (1600 m s.l.m.) di cui si percorre la via principale Bahnhofstrasse, costellata di boutique, alberghi e ristoranti. Lasciata la splendida cittadina Svizzera, adagiata ai piedi del picco del Cervino, si effettua l’ultima salita verso il ghiacciaio del Plateau Rosa per raggiungere prima Trockner Steg, punto di arrivo degli impianti di risalita, e poi il colle del Teodulo (3317 m sl.l.m.) con il Rifugio del Teodulo. Ultimo sguardo dall’alto al Cervino-Matterhorn!
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